Cinema

Festival di Berlino: Orso d'Oro a "Tropa de elite"

Festival di Berlino: Orso d'Oro a "Tropa de elite"

L'Orso d'oro della 58esima edizione del Festival di Berlino è andato al brasiliano "Tropa de elite" di José Padilha (nella foto). Gran Premio della giuria al documentario sulle torture nel carcere di Abu Ghraib "Standard Operating Procedure", a Paul Thomas Anderson per "Il petroliere" il premio per la migliore regia. Orso d'argento per la miglior attrice a Sally Hawkins ("Happy-Go-Lucky"), miglior attore è l'iraniano Reza Najie ("Avaze") Come era prevedibile, dopo aver letto le critiche dei giornali tedeschi e anche gli umori degli osservatori, non ci sono stati premi per "Caos Calmo", il film di Antonello Grimaldi con Nanni Moretti. Nelle ore successive alla presentazione in concorso del film, qualcuno aveva sperato almeno in un riconoscimento peer l'attore Moretti, che aveva avuto critiche discrete TUTTI PAZZI PER TROPA DE ELITE Il film brasiliano "Tropa de elite", firmato dall'esordiente Josè Padilha, era molto piaciuto a Berlino, sia alla critica che al pubblico e soprattutto ai compratori internazionali. Venduto nel mondo dalla nuova società dei fratelli Weinstein, costruito come un thriller d'azione dal montaggio nervoso e dallo stile quasi documentaristico, ispirato a fatti e personaggi della cronaca nera brasiliana, il film è stato a lungo e a sorpresa campione d'incasso sul territorio sudamericano negli ultimi mesi del 2007 ed era arrivato a Berlino da autentico outsider ma con la forza immediata di un cinema realistico che mancava da tempo sulla scena mondiale. In effetti la storia non ha aspetti di particolare originalità con un detective della squadra d'emergenza che, su pressione della famiglia, cerca tra i suoi uomini colui che lo potrà rimpiazzare in prima linea, tra incursioni fra i trafficanti di droga e vere battaglia all'arma bianca sullo sfondo dei disordini delle favelas più povere delle grandi metropoli come Rio de Janeiro. Il personaggio principale costruisce una storia d'amicizia virile con i suoi due migliori aiutanti e si arrovella sul ruolo del poliziotto onesto nel controverso scenario morale e politico del Brasile di oggi. Sarà costretto a prendere una difficile posizione fra etica personale e opportunità politica. Ciò che fa di "Tropa de elite" una vera sorpresa è la sua capacità di coniugare i modi del cinema d'azione a un'ambizione tematica più alta e non mancheranno di certo le polemiche sulla violenza delle scene e la dolorosa veridicità dell'ambientazione. ANDERSON: "DAY-LEWIS E' STATO INCREDIBILE" "Ringrazio in modo particolare Dieter (Kosslick, ndr)", direttore artistico della Berlinale: è quanto dichiarato dal cineasta americano Paul Thomas Anderson, vincitore con il suo "There will be blood" ("Il petroliere") dell'Orso d'argento per il migliore regista. Daniel Day-Lewis, attore principale del film, è "un attore incredibile. Farebbe passare un regista qualunque per un buon cineasta", ha dichiarato sorridendo il californiano 37enne, considerato uno dei giovani talenti più affermati di Hollywood. "There will be blood", che ha ottenuto inoltre il premio per la miglior musica, è il suo quinto film, e il terzo premiato in un importante festival del cinema europeo. Trae ispirazione dal romanzo "Petrolio!", di Upton Sinclair. Anderson si è fatto notare a 27 anni con il suo "Boogie nights" (1997), viaggio nel cuore dell'industria americana del porno. Ma è nel 2000 che ha ottenuto la sua consacrazione e un orso d'oro a Berlino con "Magnolia" (nel 2001). HAWKINS: "MI TREMANO LE GINOCCHIA" Sally Hawkins, vincitrice dell'Orso d'argento come miglior attrice, ha dedicato il premio al suo regista Mike Leigh. Con le lacrime agli occhi, ha ringraziato i presenti e baciato la statuetta, affermando: "E' per Mike Leigh. Mi tremano le ginocchia". L'attrice britannica Hawkins, 31 anni, che nel film di Leigh interpreta una single trentenne eccentrica ed esageratamente ottimista, di nome Poppy, è molto conosciuta in Gran Bretagna per aver recitato in alcune serie tv. Ha già lavorato con Mike Leigh in "Vera Drake" (2004) Leone d'oro al Festival di Venezia. ECCO TUTTI GLI ALTRI VINCITORI L'Orso di cristallo della Berlinale (premio dato dalla giuria dei giovani) per il miglior film è andato a "The Black Balloon" di Elissa Down (Australia), una storia delicata sulla vita di tutti i giorni di una famiglia. L'Orso di Cristallo per il miglior corto è stato invece assegnato a "Cafè com Leite" del brasiliano Daniel Ribeiro (Brasil). Menzioni speciali a "Sita sings the Blues" di Nina Paley (USA) e a "Take 3" di Roseanne Liang (New Zealand). "Lake Tahoe" di Fernando Eimbcke, "Rusalka" di Anna Melikian e "Brides of Allah" di Natalie Assouline hanno vinto il premio Fipresci assegnato dalla stampa internazionale rispettivamente nella sezione Concorso, Panorama e Forum. Il premio "Label Europa Cinemas" è invece andato a "Revanche" di Gotz Spielmann. Fonte: Tgcom